De Andrè, oggi esce il cofanetto 'In studio'. Dori Ghezzi: "Nel 2017 un film su 'Faber'"

«Compongo versi perché mi diverto. Li canto agli amici perché so di far loro piacere». A raccontare era Fabrizio De André, che poi di versi ne ha cantati anche oltre la cerchia degli amici e che oggi, con la sua musica, torna in scena con una sorta di opera omnia intitolata Fabrizio De André in studio. 
Il super cofanetto, in uscita oggi, contiene una raccolta dei 13 album, incisi tra il 1967 e il 1996, che compongono la discografia di studio del cantautore genovese, oltre al disco I Singoli, dedicato ai brani mai inseriti nei dischi originali. L'imponente operazione discografica, nata per iniziativa di Dori Ghezzi e della sua Nuvole Production, segue a quella dedicata ai concerti di De André e pubblicata due anni fa, come sorta di continuazione dell'opera, tanto che la veste grafica del cofanetto è la stessa e anche la nuova pubblicazione ha allegato un libro a colori.  Se la prima delle due opere riportava alle atmosfere live evocate anche dalle fotografie scattate nei tour, Fabrizio De André. In studio fa invece entrare gli appassionati deandreiani in sala di registrazione, per conoscere più da vicino gli atteggiamenti e il metodo di lavoro del cantautore genovese durante la realizzazione dei dischi. «Ho inciso anche dei dischi - avrebbe detto poi il cantautore - e l'ho fatto solo per accontentare quel ristretto numero di miei ammiratori che frequentavano la Borsa di Arlecchino, un teatrino di avanguardia realizzato nello scantinato di un vecchio bar di Genova, dove anni fa recitavo assieme ad alcuni compagni testi di Ionesco e di De Ghelderode. Se questi dischi hanno avuto successo non è stata colpa mia: non basta scrivere una serie di ballate per attribuirsi la qualifica di cantante. Forse sono un cantautore, più autore che cantante».
Nel volume di 196 pagine che accompagna il box ci sono anche i contributi di personaggi come Gian Piero Reverberi, Franz Di Cioccio. Nicola Piovani, Francesco De Gregori, Massimo Bubola, Mauro Pagani e Ivano Fossati.  Dori Ghezzi ha svelato inoltre l'imminente produzione di un biopic su De André scritto da Francesca Serafini e Giordano Meacci (sceneggiatori di Non essere cattivo di Caligari) e diretto da Luca Facchini. Un film che dovrebbe uscire nel 2017. «Un bel soggetto che si concentra sulla famiglia e la giovinezza di Fabrizio - spiega Dori Ghezzi - ma la parte davvero difficile sarà trovare un protagonista che sia credibile».